In elefen, si possono formare parole nuove con l’aggiunta di prefissi o suffissi a parole esistenti, o combinando due parole esistenti in un nome composto.
Si può anche riutilizzare direttamente un aggettivo come un sostantivo e un verbo come un sostantivo, senza l’aggiunta di un affisso.
Prefissi
Quando si aggiunge un prefisso che finisce per consonante a una parola che inizia con la stessa consonante, questa consonante viene scritta una sola volta (inter+rede (rete) → interede (Internet), non+nesesada (necessario) → nonesesada (non necessario)).
Anti- forma gli aggettivi e i sostantivi per cose opposte o che si oppongono:
- sosia (società) → antisosial (antisociale: che non obbedisce alle convenzioni sociali)
- avion (aereo) → antiavional (contraereo: usato per attaccare gli aerei nemici)
- proton (protone) → antiproton (antiprotone: una variante del protone con carica negativa)
Auto- forma sostantivi, verbi e aggettivi che indicano azioni automatizzate o fatte da qualcuno a se stesso:
- respeta (rispettare) → autorespeta (rispetto per se stessi)
- flue (fluire) → autoflue (a capo automatico: flusso automatizzato alla riga successiva, in riferimento a una parola digitata alla fine di una riga)
- adere (aderire) → autoaderente (autoadesivo: aderente già per mezzo di se stesso, senza altra colla)
Des- forma verbi che significano l’inverso di un’azione (si semplifica a de- prima di S, Z, X e J):
- botoni (abbottonare) → desbotoni (sbottonare)
- infeta (infettare) → desinfeta (disinfettare)
- jela (gelare) → dejela (sgelare)
- sifri (cifrare) → desifri (decifrare)
Inter- forma sostantivi, verbi e aggettivi che indicano azioni o stati reciproci:
- cambia (cambiare) → intercambia (scambiare)
- nasional (nazionale) → internasional (internazionale)
Media- forma sostantivi che indicano il punto medio di una cosa:
- note (notte) → medianote (mezzanotte)
- estate (estate) → mediaestate (mezza estate)
- punto (punto) → mediapunto (punto medio)
Non- forma aggettivi e sostantivi che indicano l’inverso o sono privi di una caratteristica:
- justa (giusto) → nonjusta (ingiusto)
- ativa (attivo) → nonativa (inattivo)
- nativa (nativo) → nonativa (non nativo)
- nesesada (necessario) → nonesesada (non necessario)
- crede (credenza) → noncrede (incredulità)
Pos- forma sostantivi, verbi e aggettivi che fanno riferimento a un tempo (o luogo) che è situato dopo un altro:
- graduada (laureato) → posgraduada (post-laureato)
- media (medio) → posmedia (pomeriggio)
- alveolo (alveolo) → posalveolal (postalveolare)
Pre- forma sostantivi, verbi e aggettivi che fanno riferimento a un tempo (o luogo) che è situato prima di un altro:
- graduada (laureato) → pregraduada (studente universitario)
- istoria (storia) → preistoria (preistoria)
- judi (giudizio) → prejudi (pregiudizio)
Re- forma verbi che indicano un’azione ripetuta, o un’azione in una direzione inversa:
- comensa (cominciare) → recomensa (ricominciare: cominciare di nuovo)
- pleni (riempire) → repleni (ri-riempire: riempire di nuovo)
- paia (pagare) → repaia (ripagare: pagare per compensare un altro pagamento)
- veni (venire) → reveni (tornare: venire di nuovo / venire nel luogo di partenza dopo un viaggio)
Su- forma sostantivi, verbi e aggettivi che indicano un punto meno alto in una gerarchia:
- teninte (tenente) → suteninte (sottotenente)
- divide (dividere) → sudivide (suddividere)
- consensa (conscio) → suconsensa (subconscio)
- indise (indice) → suindise (pedice)
- campion (campione) → sucampion (secondo classificato)
Supra- forma sostantivi, verbi e aggettivi che indicano un punto più alto in una gerarchia (si semplifica a supr- prima della A):
- computador (computer) → supracomputador (supercomputer)
- pasa (passare) → suprapasa (sorpassare)
- dramosa (drammatico) → supradramosa (melodrammatico)
- fem (donna) → suprafem (superdonna)
- natural (naturale) → supranatural (soprannaturale)
- analise (analizzare) → supranalise (analizzare eccessivamente)
Vis- forma sostantivi che indicano funzionari subordinati:
- presidente (presidente) → vispresidente (vicepresidente)
- re (re) → visre (viceré)
Bon- e mal- formano varianti buone e cattive (o errate) di aggettivi e verbi, a volte in modo metaforico:
- parla (parlare) → bonparlante (eloquente: capace di parlare in modo fluente e convincente)
- vende (vendere) → bonvendeda (best seller: tale che si vendono molte copie)
- dise (dire) → bondise (benedire: chiamare il favore divino per)
- veni (venire) → bonveni (dare il benvenuto a: salutare amichevolmente)
- acusa (accusare) → malacusa (diffamare: fare dichiarazioni false che danneggiano la reputazione di una persona)
- comprende (comprendere) → malcomprende (fraintendere: comprendere sbagliato)
- nomida (denominato) → malnomida (denominato erroneamente)
- odorosa (odoroso) → malodorosa (maleodorante: con un odore forte e cattivo)
Si usano numeri e frazioni come prefissi con alcune parole. Con i membri della famiglia, i numeri indicano generazioni sempre più lontane:
- avo (nonno) → duavo (bisnonno: il padre del nonno o della nonna)
- neta (nipote) → treneta (pronipote: la figlia del figlio/a del figlio/a)
- pede (piede) → cuatropede (quadrupede: con quattro piedi)
- sore (sorella) → duisore (sorellastra: una sorella con cui si ha un solo un genitore comune)
- galon (gallone) → cuatrigalon (quarto: un quarto di un gallone)
Suffissi
Molti suffissi cominciano con una vocale. Quando si aggiunge un suffisso di questo genere a una parola che finisce già con una vocale, si sottrae la vocale esistente, tranne quando era già la vocale da sola nella parola originale:
- fruta (frutta) → frutosa (fruttato)
- jua (gioco) → jueta (giocattolo)
- fe (fata) → fein (fatato)
Dove un suffisso creerebbe una sequenza di vocali non valida, si sottrae la seconda vocale della sequenza:
- comedia (commedia) + -iste → (comediiste) → comediste (comico)
Queste regole hanno due eccezioni:
- tre (tre) + -i → tri (un terzo)
- tre (tre) + -uple → truple (triplo)
Esattamente come altri verbi, i verbi prodotti per mezzo di questo suffisso si possono usare in modi transitivi e intransitivi, o come sostantivi.
Si aggiunge -i a sostantivi e aggettivi per formare verbi che significano (fa) deveni … ( (far) diventare), (fa) cambia a … ( (far) cambiare in). Come caso speciale, sono compresi anche i verbi che significano emete un sustantia o un parte nova (emettere una sostanza o una parte nuova):
- arco (arco) → arci (inarcarsi)
- roja (rosso) → roji (arrossire)
- umida (umido) → umidi (inumidire)
- duple (doppio) → dupli (raddoppiare)
- saliva (saliva) → salivi (insalivare)
- flor (fiore) → flori (fiorire)
-i crea anche verbi che significano usa … (usare …) (comunemente nel modo di uno strumento o dispositivo), o aplica … (applicare …) (una sostanza o una convenzione):
- boton (bottone) → botoni (abbottonare)
- telefon (telefono) → telefoni (telefonare)
- sponja (spugna) → sponji (assorbire)
- pinta (tinta) → pinti (tinteggiare)
- nom (nome) → nomi (denominare)
Esattamente come altri aggettivi, gli aggettivi prodotti per mezzo di questi suffissi si possono riutilizzare come sostantivi che indicano persone o cose che hanno la caratteristica specificata.
Si aggiunge -in a un sostantivo per creare un aggettivo che significa simil a … (simile a):
- ami (amico) → amin (amichevole)
- enfante (bambino) → enfantin (infantile)
- fantasma (fantasma) → fantasmin (spettrale)
- menta (menta) → mentin (alla menta)
- monstro (mostro) → monstrin (mostruoso)
- serpente serpente) → serpentin (serpentoso)
Si aggiunge -osa a un sostantivo per formare un aggettivo che significa plen de … (pieno di) o fada de … (fatto di):
- zucar (zucchero) → zucarosa (zuccherato)
- oro (oro) → orosa (dorato)
- capel (capello) → capelosa (capelluto)
- crea (creazione) → creosa (creativo)
- melma (fango) → melmosa (fangoso)
- jua (gioco) → juosa (giocoso)
- caos (caos) → caososa (caotico)
Si aggiunge -al a un sostantivo per creare un aggettivo generale che significa pertinente a … (pertinente a …) o relatada a … (relativo a …):
- fotografia (fotografia) → fotografial (fotografico)
- nasion (nazione) → nasional (nazionale)
- siensa (scienza) → siensal (scientifico)
- averbo (avverbio) → averbal (avverbiale)
- erita (eredità) → erital (ereditario)
- mito (mito) → mital (mitico)
- monce (monaco) → moncal (monastico)
Si aggiunge -iste a un sostantivo che indica una credenza, come una religione o una filosofia, per formare un aggettivo generale. Se il sostantivo finisce con -isme, -iste prende il suo posto. In alcune parole dove la radice è un nome proprio, si mantiene la vocale finale del sostantivo, se questa produce una parola più internazionale:
- bigamia (bigamia) → bigamiste (bigamo)
- otimisme (ottimismo) → otimiste (ottimista)
- puria (purezza) → puriste (purista)
- Mitra (Mitra) → mitraiste (mitriaco)
Si aggiunge -an ad alcuni sostantivi che indicano estensioni spaziali o temporali (luoghi ed epoche), per formare aggettivi generali:
- suburbe (periferia) → suburban (periferico)
- Victoria (Vittoria) → victorian (vittoriano)
-an è anche uno dei cinque suffissi standard per formare aggettivi che indicano lingue e popoli. Gli altri quattro sono -es, -ica, -i e -sce. Per questi aggettivi, l’elefen usa parole che suonano il più possibile simili ai nomi nativi: come risultato, alcuni sostantivi accettano un suffisso proprio e speciale, o semplicemente nessun suffisso, e si cambia anche la radice in alcuni casi:
- Africa (Africa) → african (africano)
- Frans (Francia) → franses (francese)
- Elas (Grecia) → elinica (greco)
- Arabia (Arabia) → arabi (arabo)
- Rusia (Russia) → rusce (russo)
- Europa (Europa) → european (europeo)
- Deutxland (Germania) → deutx (tedesco)
- Britan (Britannia) → brites (britannico)
Ma se si preferisce, si può anche semplicemente aggiungere -an al nome di qualsiasi Paese:
- Frans (Francia) → fransan (francese)
- Elas (Grecia) → elasan (greco)
- Arabia (Arabia) → arabian (arabo)
- Rusia (Ryssia) → rusian (russo)
- Deutxland (Germania) → deutxlandan (tedesco)
- Britan (Britannia) → britanan (britannico)
Si aggiunge -ica a un sostantivo che indica un problema medico, psicologico o simile, per formare un aggettivo per descrivere una persona che riscontra il problema:
- catalesia (catalessi) → catalesica (catalettico)
- xenofobia (xenofobia) → xenofobica (xenofobo)
Si aggiunge -nte a un verbo per creare il participio presente, un aggettivo che significa tal ce lo fa (la ata spesifada) (tale che fa (l’azione specificata)). Il participio presente del verbo es è esente:
- ama (amare) → amante (amante)
- depende (dipende) → dependente (dipendente)
- dormi (dormire) → dorminte (dormiente)
- obedi (obbedire) → obedinte (obbediente)
- pare (parere) → parente (apparente)
- es (essere) → esente (essente)
I sostantivi che finiscono con -nte non si usano come nomi di azioni:
- La covrente es sur la caxa. – Il coperchio è sulla scatola. (la cosa che copre la scatola)
- Covre la caxa es un bon idea. – Coprire la scatola è una buona idea. (l’azione di coprire la scatola)
Si aggiunge -da a un verbo per formare il participio passato, un aggettivo che significa tal ce on (ia) fa … a lo (tale che si fa/è fatto … ad esso):
- ama (amare) → amada (amato)
- clui (chiudere) → cluida (chiuso)
- conose (conoscere) → conoseda (conosciuto)
- jela (gelare) → jelada (gelato)
- nesesa (necessitare) → nesesada (necessario)
- putri (marcito) → putrida (marcio)
-da non si usa per indicare il tempo passato dei verbi:
- La caxa es covreda par la tela. – La scatola è coperta dal panno. (adesso il panno copre la scatola)
- La tela ia covre la caxa. – Il panno copriva la scatola. (in passato)
Si aggiunge -able a un verbo per creare un aggettivo che significa tal ce lo pote es …da (tale che può essere …to) o tal ce lo merita es …da (tale che merita di essere …to):
- ama (amare) → amable (amabile)
- come (mangiare) → comable (commestibile)
- infla (gonfiare) → inflable (gonfiabile)
- loda (lodare) → lodable (lodevole)
- nota (notare) → notable (notevole)
- titila (solleticare) → titilable (che soffre il solletico)
Quando si aggiunge -or a un verbo, forma un sostantivo che significa una persona che fa l’azione specificata, in molti casi in modo frequente o abituale. Quando si aggiunge a un sostantivo, forma un sostantivo che significa una persona che lavora con la cosa specificata, o pratica lo sport specificato:
- aida (aiuto) → aidor (aiutante)
- deteta (rilevare) → detetor (rilevatore)
- dirije (dirigere) → dirijor (direttore)
- fumi (fumare) → fumor (fumatore)
- gania (vincere) → ganior (vincitore)
- jogla (gioco di prestigio) → joglor (prestigiatore)
- parla (parlare) → parlor (oratore)
- pexa (pescare) → pexor (pescatore)
- carne (carne) → carnor (macellaio)
- vaso (vaso) → vasor (vasaio)
- futbal (calcio) → futbalor (calciatore)
- tenis (tennis) → tenisor (tennista)
-ador crea sostantivi che significano uno strumento o macchina che fa l’azione specificata, o lavora con la cosa specificata:
- caldi (riscaldare) → caldador (riscaldatore)
- computa (calcolare) → computador (computer)
- fax (fax: il documento trasmesso) → faxador (fax: l’apparecchio per trasmettere)
- lava (lavare) → lavador (lavatrice/lavastoviglie)
- parla (parlare) → parlador (oratore)
- surfa (navigare) → surfador (navigatore)
- umidi (inumidire) → umidador (umidificatore)
Si aggiunge -eria a un sostantivo o verbo per creare un sostantivo che significa un luogo, comunemente un negozio, associato all’azione o cosa specificata:
- cafe (caffè) → caferia (caffetteria)
- pan (pane) → paneria (panetteria)
- beli (abbellire) → beleria (salone di bellezza)
- campana (campana) → campaneria (campanile)
- fruto (frutto) → fruteria (frutteto)
- monce (monaco) → monceria (monastero)
- planeta (pianeta) → planeteria (planetario)
- xef (capo) → xeferia (quartier generale)
-ia forma nomi concettuali che servono come i nomi di caratteristiche. Quando si aggiunge -ia a una parola che finisce con -ia, la parola non cambia:
- ajil (agile) → ajilia (agilità)
- felis (felice) → felisia (felicità)
- jelosa (geloso) → jelosia (gelosia)
- neutra (neutro) → neutria (neutralità)
- madre (madre) → madria (maternità)
- enfante (bambino) → enfantia (infanzia)
- sultan (sultano) → sultania (sultanato)
- fria (freddo) → fria (freddezza)
- vea (vecchio) → veia (vecchiaia)
Parole come enfantia (infanzia) e sultania (sultanato) possono indicare tempi o luoghi in cui una caratteristica è pertinente.
I nomi di molti campi di studio finiscono anche in ia (o ica) ma questa è una parte della radice, e non un suffisso. I nomi dei professionisti corrispondenti si formano con -iste. Si usa -iste anche per formare i nomi dei credenti in una religione o filosofia (come derivato dal suffisso aggettivale -iste), i nomi dei musicisti e i nomi di alcune altre persone che terminano a livello internazionale in ”-ist-”:
- jeografia (geografia) → jeografiste (geografo)
- psicolojia (psicologia) → psicolojiste (psicologo)
- cimica (chimica) → cimiciste (chimico)
- eletrica (elettrico) → eletriciste (elettricista)
- musica (musica) → musiciste (musicista)
- Crixna (Krishna) → crixnaiste (di religione krishnaita)
- ideal (ideale) → idealiste (idealista)
- gitar (chitarra) → gitariste (chitarrista)
- solo (solo) → soliste (solista)
- jornal (giornale) → jornaliste (giornalista)
- sicle (bicicletta) → sicliste (ciclista)
-isme forma i nomi di sistemi di credenze. Si sostituisce con -iste nel nome del credente. Compare anche in alcune altre parole che terminano a livello internazionale in ”-ism-”:
- dauiste (taoista) → dauisme (taoismo)
- altruiste (altruista) → altruisme (altruismo)
- raziste (razzista) → razisme (razzismo)
- sindicatiste (sindacalista) → sindicatisme (sindacalismo)
- turiste (turista) → turisme (turismo)
- simbol (simbolo) → simbolisme (simbolismo)
- canibal (cannibale) → canibalisme (cannibalismo)
Suffissi meno prolifici
I suffissi seguenti vengono usati solo con specifiche parole, come definite nel dizionario.
Si aggiunge -eta ad alcuni sostantivi per creare un nome per una variante di una cosa che è ridotta in modo speciale. Sono inclusi i nomi di animali giovani e di indumenti interni. Allo stesso modo, si può aggiungere -eta ad alcuni verbi e aggettivi per formare le parole per le variazioni ridotte di azioni o caratteristiche:
- bebe (bimbo) → bebeta (neonato: un bimbo molto giovane)
- caro (carrello) → careta (carriola: un carro piccolo con una ruota, due gambe e due manici)
- imaje (immagine) → imajeta (miniatura: un’immagine ridotta per aiutare a riconoscere l’immagine piena)
- lente (lente) → lenteta (lente a contatto: una lente di plastica che si mette direttamente sull’occhio)
- mone (denaro) → moneta (moneta: un disco di metallo usato come denaro)
- orolojo (orologio) → orolojeta (orologio da polso: un orologio piccolo che si porta al polso)
- bove (bue) → boveta (vitello: un bue giovane)
- ovea (pecora) → oveta (agnello: una pecora giovane)
- calsa (calza) → calseta (calzino: una calza corta)
- camisa (camicia) → camiseta (canottiera: una camicia interna, o una camicia di forma simile)
- jaca (giacca) → jaceta (gilè: una specie di giacca senza colletto e senza maniche)
- pluve (piovere) → pluveta (piovigginare: piovere poco in piccole gocce)
- rie (ridere) → rieta (ridacchiare: ridere poco in modo ansioso o sciocco)
- parla (parlare) → parleta (parlottare: parlare informalmente e amichevolmente)
- bela (bello) → beleta (carino: con aspetto amabile ma non veramente bello)
Si aggiunge -on ad alcuni sostantivi per creare un nome per una variante di una cosa che è aumentata in modo speciale. Sono compresi i nomi di indumenti esterni:
- abea (ape) → abeon (bombo: un’ape grande e pelosa)
- caxa (scatola) → caxon (scatolone: una scatola grande per trasportare beni)
- dente (dente) → denton (zanna: un dente lungo e aguzzo
- dito (dito) → diton (pollice: quel dito della mano che si può opporre alle altre dita)
- padre (padre) → padron (padrone: un uomo che ha il ruolo di padre in un’organizzazione)
- sala (stanza) → salon (salotto: una stanza in una casa in cui si intrattengono i visitatori, si guarda la TV, ecc.)
- seja (sedia) → sejon (poltrona: una sedia grande e comoda con i braccioli)
- calsa (calza) → calson (collant: un indumento simile a due calze legate alla vita)
- jaca (giacca) → jacon (giaccone: una giacca lunga che si porta fuori casa)
-eta e -on non sono sinonimi di peti (piccolo) e grande (grande): si può facilmente avere un careta grande (una carriola grande) o un salon peti (un salotto piccolo). Invece, formano parole con significati nuovi che sono specifici, e che si possono descrivere vagamente come varianti più piccole o più grandi dell’originale.
Si aggiunge -o e -a ad alcuni sostantivi che indicano i membri della famiglia, per cambiare il significato rispettivamente tra maschio e femmina:
I nomi di alcuni alberi si formano cambiando la -a finale del nome del frutto o della noce in -o:
- pera (pera) → pero (pero)
Si aggiunge -esa ad alcuni sostantivi che indicano ruoli sociali della storia per denominare la femmina corrispondente:
- prinse (principe) → prinsesa (principessa)
Affissi tecnici
I termini scientifici e medici internazionali sono formati da origini latine e greche aggiungendo molti prefissi e suffissi tecnici. Questi affissi si usano anche in elefen, e seguono le regole di trascrizione dell’elefen.
Quando una preposizione è usata come prefisso tecnico, segue la stessa regola di supra-: se ha due o più sillabe e finisce per vocale, e il resto della parola inizia con la stessa vocale, questa vocale compare solo una volta (contra+ataca (attacco) → contrataca (contrattacco)).
I suffissi -i e -uple sono usati per denominare le frazioni e i multipli.
Nomi composti
Si può formare un nome composto combinando un verbo con il suo oggetto, in quell’ordine. Il risultato significa una persona o cosa che fa l’azione specificata all’oggetto specificato:
- corti (accorciare), ungia (unghia) → cortiungia (tagliaunghie: uno strumento per accorciare le unghie)
- covre (coprire), table (tavolo) → covretable (tovaglia: una tela per coprire un tavolo)
- fura (rubare), bolsa (borsetta) → furabolsa (borseggiatore: una persona che ruba da tasche e borse)
- lansa (lanciare), petra (pietra) → lansapetra (catapulta: uno strumento per lanciare pietre)
- para (parare), morde (morso) → paramorde (museruola: uno strumento posto sul muso di un animale affinché non morda le persone)
- para (parare), pluve (pioggia) → parapluve (ombrello: un – uno strumento piegevole e portatile per proteggere una persona dalla pioggia)
- pasa (trascorrere), tempo (tempo) → pasatempo (passatempo: un’azione che si fa di frequente per divertimento)
- porta (portare), mone (denaro) → portafogli (portamonete: un contenitore pieghevole per portare banconote e carte)
- porta (portare), vose (voce) → portavose (portavoce: una persona che parla e rappresenta un’organizzazione)
- brinca (saltare), dorso (schiena) → brincadorso (cavallina: un gioco nel quale si salta sulla schiena di altre persone; in realtà il nome di un giocatore, ma usato metaforicamente per il gioco)
Quando l’oggetto comincia con una vocale, essa si mantiene, tranne quando è uguale alla vocale finale del verbo, come in portavion (portaerei).
L’elefen non permette i nomi composti da due sostantivi. Invece, si deve usare una preposizione tra i due sostantivi. Per esempio:
- avia de mar (uccello marino)
- casa per avias (casetta per uccelli)
- xef de polisia (capo della polizia)
In rari casi, una espressione di questo genere ha un significato speciale e non letterale, e non deve considerarsi come una parola fissa. Per esempio, un leon-de-mar (leone marino) non è un leone. In casi di questo genere, le parole sono unite da trattini, e gli aggettivi devono seguire il secondo sostantivo. Si possono usare i trattini anche per composti più letterali, se ciò aiuta a chiarire:
- un leon-de-mar grande – un grande leone marino
- un leon grande de mar – un grande leone di mare (un leone che viene dal mare, e non un leone marino)
- un avion grande de mar – un grande idrovolante (poiché un idrovolante è ancora un aereo letteralmente)
- un avion-de-mar grande – un grande idrovolante (alternativa)
- un avion de mar grande – un grande idrovolante / un aereo di mare grande (ambiguo, poiché sembra voler dire che il mare è grande)